Agriturismo Masseria Selvaggi come Contattarci
 

Escursione Salento Ionico tra Borghi di terra e di mare

Un percorso alla scoperta del litorale ionico salentino, tra paesi dall'atmosfera antica, gioielli del Barocco e un mare superbo punteggiato dalle tori di avvistamento erette a difesa dai pirati saraceni. Da Porto Cesareo a Galatina tra la cosata e l'interno, passando per Leverano, Copertino e Nardò per le Vacanze in Puglia

Scenari liquidi e di pietra, un intreccio affascinante. E' la caratteristica dell'itinerario che si dipana nel Salento centrale con il Mar Ionio da sfondo. Un percorso seducente che miscela meravigliose spiagge e borghi marinari sia incursioni nell'immediato entroterra per scoprire placidi villaggi carichi di storia. Ideale, quindi, per immergersi in molteplici aspetti del territorio. In cui essenza emerge da alcune parole dello scrittore Guido Piovine che nel suo viaggio in Italia scrisse:"Il Salento è una terra di miraggi, ventosa, è fantastico, pieno di dolcezza" e chi ci va la prima volta, ci ritorna.

Fondali bassi e dune di sabbia
Partendo da nord verso sud, sulla costa la prima tappa e Porto Cesareo, briosa località dall'anima marinara, Se nel passato l'antica Portus Sasinae fu un importante scalo portuale per il commercio dei prodotti di mare e di terra, conosciuto anche dai Romani, in epoca moderna è diventata tra le destinazioni balneari  più frequentate soprattutto in agosto del Salento. Motore della notorietà è il mare azzurro trasparente con i fondali bassi e sabbiosi per decine di metri dalla riva. Acque splendide contornate da circa 17 kilometri di candide spiagge che si allungano fino a Torre Lapillo e a Punta Prosciutto, una meravigliosa di dune, macchia mediterranea, e ginepri arborei, considerati tra i piu belli d'Italia. Il tutto è profilato dalle silhouette di alcuni isolotti che si parano di fronte, tra i quali primeggia l'isola dei Conigli, la più grande, tutelata da un parco naturalistico con circa 200 differenti varietà botaniche.

L e spiagge nei pressi di Torre Chianca, situata tra Torre Lapillo e Porto Cesareo. la Torre del '500, con i suoi 18 metri di altezza e une delle più grandi tra quelle della penisola salentina 

Nel paese invece a dominare la massiccia Torre Cesarea (non visibile) eretta tra il 1568 e il 1570 come parte del sistema di difesa costiera voluto dall'imperatore Carlo V. La struttura, con i suoi 16 metri d'altezza, svetta sulla punta della caratteristica penisola sulla quale si distende il centro storico, un gomitolo di stradine in cui si distingue Via Silvio Pellico per l'infilata di varie pescherie che testimoniano ancora oggi le vocazione marittima della località, mai sopita.

Vino e birra nell'interno

Si fa una pausa dal mare dirigendosi verso l'entroterra, bastano 11 chilometri per raggiungere Leverano, che vanta la Torre Federiciana a pianta quadrata, alta quasi 3, metri tra le piu antiche del Salento. Secondo al tradizione fu voluta nel 1220 da Federico II come avamposto militare per avvistare i pirati che minacciavano la vicina costa. Un altro gioiello è la Chiesa Madre della Santissima Annunziata (XVII secolo) , con la facciata tripartita in colonne binate e interno in tre navate. Il piccolo paese, grazie alla sua posizione nelle fertile pianura, è da sempre un importante centro agricolo sia le per floricoltura sia per viticoltura, soprattutto di uve Negroamaro e Malvasia, da cui derivano pregiati vini doc : Restando in zona, percorrendo  meno di 6 chilometri è immancabile una sosta a Copertino, che si presenta come l'imponente Castello, considerato tra i più belli della regione, caratterizzato da bastioni trapezoidali circondati da un ampio fossato, ora asciutto. L'attuale aspetto si deve all'architetto militare Evangelista Menga, che nel 1540 apportò modifiche per fortificarlo ulteriormente. Si narra che il Menga abbia progettato nel centro storico anche lo scenografico Portale dei Pappi all'interno dell'omonima corte, eccellente esempio si architettura rinascimentale, nonchè simbolo di ricchezza della famiglia Pappi, committente dell'opera, Il placido paese diede i natali nel 1603 a San Giuseppe, che secondo la tradizione durante le estasi lievitava a qualche metro il suolo. Al frate, protettore dell'Aeronautica Militare, degli esaminandi e degli studenti, è dedicato l'omonimo Santuario, settecentesco, che ingloba la Staffetta, l'umile stalla dove nacque e dove si conserva la reliquia del suo cuore. le sue spoglia, invece, sono custodite nella basilica a lui intitolata a Osimo in provincia di Ancona, Da vedere anche la Basilica di Santa Chiara ad Nives risalente al 1088 ma rimaneggiata nei secoli successivi, che presenta un bel portale rinascimentale e un campanile barocco, mentre all0internoa tre navate si ammirano decorazioni a stucco, fregi, bassorilievi e alcune pregevoli opere come la Deposizione di Gianserio Stradella (1320-73) pittore manierista di Copertino,

Riprendendo la via del mare, Porto Selvaggio appare come un sogno materializzato:mare da favola, calette incantevoli, alte pareti rocciose e fitte pinete di pini d'Aleppo che arrivano a lambire gli arenili. Ma attenzione, le spiaggiatte ghiaiose - come la suggestiva baia di Uluzzo - si conquistano solo a piedi (circa 20-30 minuti) quindi occorre munirsi di scarpe comode. Nell'area è stato istituito il Parco Naturale Regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano, zona protetta di circa 1.100 ettari diventata il rifugio di numerose specie di volatili, un eden naturale sorvegliata dalla massiccia Torre di Santa Maria dell'Alto che spicca da un pianoso roccioso sul mare. Basta un pugno di chilometri per approdare a Santa Caterina piccolo borgo di pescatori con case bianche e spiaggetta che pare uscito da un presepe  come lo è Santa Maria al Bagno, raggiungibile anche a a piedi seguendola bella passeggiata lungomare.


Piazza Salandra a Nardò sulla sinistra si vede la Guglia dell'immacolata a base ottagonale e alta 19 metri, eretta nel 1769 per volontà poplare in pietra locale decorata con elementi floreali festoni e statue. In secondo piano , la Chiesa di San Trifone, dall'elegante facciata la cui parte superiore venne rifatta dopo il terremoto del 1743

Verso l'entroterra ecco Nardò, che sfoggia numerose chiese barocche ed eleganti palazzi., alcuni ricostruiti dopo il devastante terremoto del 1743. Il salotto"buono" nel nucleo storico e Palazzo Salandra, in cui svetta la Guglia dell ' immacolata, eretta dopo il sisma dai fedeli. La piazza è un armonia di logge, colonne,fregi e portali che si  evidenziano negli edifici. L'ultima tappa è Galatina tar i centri più noti e affascinanti del Salento di terra. Nella località sono da ammirare i meravigliosi palazzi nobiliari ome Orsini e Ducale.

Cosa Fare di giorno: Un tour sul mare, acquistare vini e prodotti di gastronomia, assistere ad una festa patronale

La processione della Patrona:
Dal 20 al 25 agosto si svolge a Porto Cesareo la festa della Santa Cesarea Vergine e. Il 21 sono messe in acqua le barche: una porta la statua della Beata Vergine Maria del Perpetuo Soccorso, patrona del paese, un'altra quella di Santa Cesarea. Durante la processione si svolge un palio, al termine del quale viene premiato il miglior vogatore

Indirizzi:
Leverano (LE) Torre Federiciana Via Vittorio Veneto - Orario visite su appuntamento;
Copertino: Castello di Copertino Orario merc. sabato 8.30/13.30 ingresso 5 Euro



Ricerche correlate per prenotazioni in masseria Selvaggi

Ricerche correlate per itinerari
Consigli vacanze in puglia

 

 
 
© 2009 Agriturismo Masseria Selvaggi - P.Iva 00401990742