Alberobello,
i trulli patrimonio UNESCO
Alberobello deriva il suo nome da
"Sylva Arboris Belli" bosco dell'albero della guerra,
un querceto che anticamente ricopriva l'intera zona. Il centro
abitato di Alberobello è stato fondata nel XV secolo
dagli Acquaviva-D'Aragona, conti di Conversano. Alberobello
ebbe la sua vera realizzazione urbanistica a partire dal 1635
ad opera del Guercio (o Guelfo) di Puglia, il conte Giangirolamo
II Acquaviva Orsini Del Balzo D'Aragona.
Tutto
intorno al centro del paese si estendono i caratteristici
rioni dei Trulli, per i quali, Alberobello e' famosa in tutto
il mondo. La zona monumentale comprende i rioni Monti e Aia
Piccola, interamente composti da trulli, uniti a gruppi e
allineati lungo viuzze che risalgono la collina.
Percorrendo
queste stradine si puo' vedere, dagli usci sempre aperti,
la struttura interna delle singolari abitazioni, che, a richiesta,
sono visitabili. Generalmente presentano un vano centrale
principale, comunicante, a mezzo di arcate, con la cucina
e le altre camere.
Sull'alto
del rione Monti, si trova la moderna chiesa di S. Antonio,
anch'essa a forma di Trullo. Da questo punto si gode un panorama
unico e affascinante, che fa di Alberobello uno dei luoghi
piu' suggestivi della Puglia.
L'esemplare
piu' completo e piu' alto di trullo e' il cosidetto Trullo
Sovrano, a due piani, che si trova in una piazzetta dietro
la Chiesa Madre. I trulli di Alberobello sono Patrimonio UNESCO
dal 1997
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