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Sguardo dall'alto sulla città barocca

L'ultima novità di Lecce è la salita in cima al campanile del Duomo. Pochi secondi di ascensore per ammirare, oltre ai palazzi nobiliare e alle chiese, i nuovi spazi verdi

Dall'alto del campanile la vista abbraccia la Piazza del Duomo e il Palazzo del seminario, le cupole delle chiese e tutto il centro storico. Ma poi supera i confini della città, che si scopre piccola, per arrivare fino al mare e, se il cielo è limpido, fino alle montagne dell'Albania. La salita in ascensore al terzo piano del campanile del Duomo di Lecce è l'ultima novità di una città che non ha smesso di rinnovarsi anche durante il periodo della pandemia.

Così in 43 secondi si può raggiungere la terrazza, passando a fianco delle campane storiche, per ammirare il panorama e riconoscere i luoghi grazie a totem e schermi interattivi, Con i suoi 73 metri di altezza, a cinque ordini digradanti, il campanile sembra vegliare sul Duomo,L'edificio sacro, fi origine trecentesca, fu rimaneggiato nel 1659-70 da Giuseppe Zimbalo, uno degli artisti del barocco leccese, al quale si deve l'esplosione di decorazioni  della facciata secondaria. All'interno, l'altare maggiore, il soffitto e cassettoni, gli altari delle navate laterali, tutte colonne tortili e decorazioni dorate, si ammirano grazie a LecceEcclesiae, che garantisce l'apertura delle piu belle chiese della città e del Museo Diocesiano e Arte Sacra nel palazzo del Seminario

Lecce, la sommità del campanile del Duomo, opera di Giuseppe Zimbalo, eretto1661-82, l'architetto del Duomo, Sulla Cupola maieolicata svetta la sagoma di Sant'Oronzo, il patrono cittadino

Tra le architetture segrete

Non si può dire però di conoscere Lecce se non si è entrati in uno dei palazzi del centro. Alle spalle del Duomo ce ne sono due aperti alle visite. A Palazzo Tamborino Cezzi, rielaborazione neoclassica di una dimora del 500. si è accolti dalla famiglia Cezzi che accompagna nella visita alla propria dimora, Dalla grande corte con el colonne e i capitelli neoclassici al giardino rococò, con la fontana gli aranci, le palmei nespoli e il boschetto di bambù.Lo scalonein marmo porta al primo piano nobile, dove le sale hanno pavimenti a mosaico e affreschi allegorici fino alla Wubderkammer, piena di memorabilità degli antenati, E' aperto alla visite anche il Palazzo Vernazza, tra i palazzi nobiliari piu antichi di Lecce, Dietro alla facciata cinquecentesca si nasconde una storia lunga duemila anni, Gli scavi hanno infatti portato alla luce un tempio dedicato a Iside, una strada romana, un'antica cisterna da scoprire grazie alla ricostruzioni in 3D di realtà virtuale e aumentata e disponibili all'ingresso. Nei pressi sorgono due gioielli del barocco leccese, La chiesa di San Matteo, chiamata il Pantheon di Lecce, e la chiesa di Santa Chiara, dalla facciata convessa, movimentata da nicchie fiorite di ghirlande. Nulla se paragonate all'abbondanza della Basilica di Santa Croce, la cui facciata è un trionfo di serti fioriti, teste bassorilievi e sculture, Altrettando ricco è l'interno a croce latina, con 16 altari barocchi che sembrano animarsi la sera grazie all'installazione artistica I Misteri di Santa Croce, un gioco di luci e ombre con una colonna sonora di musica emozionale. Storditi dall'opulenza delle decorazioni barocche ci si puo rilassare nel minimalismo del Palazzo storico della fondazione Biscozzi Rimbaud, che ospita il meglio della collezione privata di Luigi Biscozzie di Dominique Rimbaud. Inaugurata lo scorso anno, poco prima del secondo lockdown, espone opere di importanti artisti soprattutto italiani del Novecento, a partire dagli anni 30 raccolte negli anni dai due collezionisti, tra cui Arturo Martini, Filippo de Pisis, Mario Schifano, Il piano terreno, dedicato alle mostre temporanee. Basta fare pochi passi e ci si ritrova in un altro gioiello di arte contemporanea, il Museo Arte Moderna Antonia, dedicato ad Atonia Fiermonte, pittrice pugliese, dei primi 900, protagonista dei salotti artistici parigini,

Tra giardini e locali alla moda.

In fondo alla strada, la pietra leccese cede il passo al verde del Giardino di Palazzo Giaconia, un gioiello terrazzato che risale alla fine del 500 ma che è stato recentemente restaurato e arricchito da un percorso sensoriale, Dopo avere attraversato un agrumeto di aranci secolari, una scalinata porta lal terrazza intermedia, con aiuole bordate da pietra leccese La salita termina al pergolato che è anche un belvedere sul parco delle Mura Urbche, raggiungibile grazie ad una passerella  in acciaio corten che supera il fossato

Inseguendo il vento delle novità si approda in molteplici locali  che come camaleotn hanno cambiato la loro veste nel corso degli anni diventando caffè, pasticceria e cocktail bar, ristorante gastronomico e sushi bar, ma anche ristoranti  dove giovanissime chef utilizzano ingredienti non scontati per poi trasformarli in piatti salentini fino a renderli un'altra cosa. Come la parmigiana di melanzane, besciamella di grano arso, velo di pomodoro o turcineddhi di agnello glassati alla birra con marmellata di cipolle all'arancia, finocchi di mare in tempura e infuso di luppoli

Cosa Fare: Scoprire, assaggiare e acquistare le prelibatezze dolci piu tipiche del Salento

Il dolce simbolo di Lecce:
La cotognata leccese è un dolce tipico del territorio, la composta solida di mele cotogne di mele cotogne, esportata in tutto il mondo, indicata per la colazione, ama anche per l'aperitico.
Altre prelibatezze locali si possono trovare presso alcuni negozi locali per la scoperta del cioccolato locale o le diverse gelaterie che conservano la lavorazione artigianale

 Indirizzi:

Duomo
Ingresso: 6 Euro. 9 Euro inclusi le chiese si Santa Chiara, San Matteoe MuseoDiocesano di Arte Sacra (valido 15 giorni)

 Ascensore Campanile Duomo
Ingresso 12 euro,prenotazione consigliata. Si sale (al massimo 6 persone) per raggiungere i quattro balconi panoramici da dove si può ammirare il panorama anche con l'utilizzo di binocoli con sensori multimediali. E con un semplice tocco sullo schermo si passa velocemente da Piazza Sant'Oronzo  fino alle spiagge delle marine leccesi e ai due mari che bagnano questo lembo di terra.
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